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DA  GIUGNO

2019

A SETTEMBRE

DA GIUGNO A SETTEMBRE

2019

Giacinto Bosco

Mostra a cura di Boris Brollo

Giacinto Bosco, scultore siciliano, nasce nel 1956 ad Alcamo, in provincia di Trapani, dove la necessità della quotidianità lo avvicina subito alle botteghe del luogo, permettendogli di crescere nell’ingegno e intuito di abili artigiani.

A quindici anni si trasferisce a Milano: la vocazione artistica lo porta a incontrarsi con quel luogo senza tempo che è la fonderia d’arte, la quale diviene scenario d’incontro e di conoscenza con artisti e fonte di stimolo e ispirazione.

Frequenta il Liceo Artistico Bramante a Milano, dove incontra il Professor Luigi Teruggi che lo sostiene nell’impegno a intraprendere un percorso artistico.

Nel 1990 si iscrive alla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente; in questo periodo prendono forma le prime committenze pubbliche: La Luce a Re­scaldina (1997); la statua Giovanni Paolo Il ad Arese (2006); l’opera monumentale Un Mondo di Pace (2008) a Garbagnate Milanese; il monumento dedicato ai Carabinieri Caduti a Nassirya, a Borgosesia (2009); la statua Papa Benedetto XVI a Santa Maria di Leuca. Nel contempo, partecipa a diverse mostre collettive, esponendo anche alla 54esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia a Torino.

In seguito, sviluppa le sue narrazioni con gli Aforismi alla Luna, i quali lo portano in una dimensione poetica che, come in un sogno, la sua immaginazione trasforma e plasma. A fronte di questa maturazione si propone nella sua prima personale presso la Galleria Franco Senesi Fine Art di Positano.

Il cammino prosegue con sempre più consapevolezza, sino a considerare il desiderio di approdare sentimentalmente ad Alcamo, suo paese natale, a mostrare le sue espressioni creative con la mostra Rosa Fresca Au­lentissima – omaggio a Ciullo d’Alcamo, poeta e drammaturgo duecentesco  della Scuola Siciliana  –  inaugurata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi.

La poesia continua a prendere forma in figure da cui traspare la solennità di sentimenti antichi e primari, raggiungendo dapprima l’isola di Capri nella personale presso la Galleria White Room della Liquid Art System, e poi varie esposizioni internazionali presso Mosca, New York, Istanbul e Miami.

Nel 2015 partecipa al progetto Expo Belle Arti Lombardia, promosso da Regione Lombardia a cura di Vittorio Sgarbi, esponendo le sue opere sia nel sito espositivo di Expo Milano 2015, sia nelle prestigiose  sedi di  Palazzo della Ragione a Mantova, di Villa Bagatti Valsecchi a Varedo, e di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta.

La dimensione  onirica dei suoi racconti  scultorei arriva, poi, nel 2017, a Salò, in  dialogo con  il  linguaggio  della follia che, da Goya a Bacon, si esprime nel Museo della Follia e in Sardegna, a conquistare la piazza di Ca­stelsardo, con la collocazione permanente della scultura Colgo la luna, omaggio a Leopardi e alla sua opera poetica.

Le sue creazioni, eseguite secondo i crismi tecnici del bronzo a cera persa, dimostrano la capacità rara di conciliare la sua memoria storica con capacità esecutive del tutto originali – come sostiene il critico d’arte Paolo Levi. Questi racconti plastici, coniugando pathos e ragione, restituiscono un ruolo al valore della raffigurazione. La sua sensibilità plastica agisce dentro l’eccezionalità di una sintesi lirica, di un risveglio a una poeticità che esprime un messaggio semplice e una narrazione che si pone fuori dal tempo e dalla storia.

Le Opere

Materiale: Bronzo
Dimensioni: 490 x 90 x h. cm. 340
Ubicazione: Piazza Milano

Materiale: Bronzo e Corten
Dimensioni: 100 x h. cm. 150
Ubicazione: Piazza I° Maggio

Ubicazione